sabato 23 marzo 2013

Medio Oriente: i dieci miti che allontanano la Pace

Il conflitto israelo-palestinese è probabilmente la questione politica più complessa della nostra epoca. Molti si limitano semplicemente a biasimare una parte piuttosto che l'altra. Ma se ci impegnamo a studiare la storia e a correggere le nostre visioni distorte, forse incomincia ad emergere qualche passo in avanti. Per cui cerchiamo di esaminare i fatti, rimuovendo dieci dei più grandi fraitendimenti esistenti.

1) "Israele ha sottratto illegalmente terra ai palestinesi".
Nel 1947, l'ONU votò una risoluzione che assegnava terra sia agli ebrei che ai palestinesi (agli arabi, nella dizione originale del 1947, NdT). Gli ebrei accettarono la partizione, e diedero vita legittimamente allo stato di Israele. Gli arabi respinsero il piano, e lanciarono un attacco. Anche dopo aver perso la guerra, gli arabi hanno detenuto la maggior parte della terra.

2) "Gli stati arabi confinanti in effetti vogliono dare vita ad uno stato palestinese".
Dopo la guerra (del 1948, NdT) il West Bank e Gaza sono risultate controllate rispettivamente dalla Giordania e dall'Egitto: per 19 anni! In questo arco di tempo, questi stati non hanno mai proceduto alla istituzione di uno stato palestinese; piuttosto, hanno utilizzato la terra occupata per i loro fini.

3) "Gli stati arabi vogliono risolvere la questione dei rifugiati".
I palestinesi (quelli convinti a lasciare Israele nel 1948 dagli stati arabi confinanti che si accingevano a dichiarare guerra al neonato stato ebraico, con la promessa che al loro ritorno avrebbero conquistate le case abbandonate dagli israeliani uccisi, NdT) si sono insediati negli stati arabi in tutto il Medio Oriente. Questi stati potevano risolvere immediatamente la crisi: consentendo ai rifugiati i medesimi diritti dei loro cittadini. Ma al contrario non hanno concesso loro il diritto di voto, non hanno consentito il possesso di terre; nemmeno di studiare nelle loro scuole. Ironicamente, l'unico stato del Medio Oriente che ha assegnato loro piena cittadinanza è stato proprio Israele: che ha assorbito 156 mila arabi dopo la guerra del 1948. Ancora oggi gli arabi siedono sui banchi del governo di Gerusalemme, della Corte Suprema (e delle altre istituzioni israeliane. Una cittadina di origine etiope è stato di recente incoronata Miss Israele, NdT).

4) "Gli sforzi delle Nazioni Unite stanno affrontando la questione dei rifugiati".
L'ONU è intervenuta per fornire assistenza ai rifugiati palestinesi. Ma anziché usare le istituzioni preesistenti per ricollocare le popolazioni in altri stati; ha creato appositamente l'UNRWA, che considera un palestinese rifugiato fino a quando uno stato palestinese sarà creato al posto dell'attuale stato d'Israele (NdT1: l'ANP, embrione di un futuro stato palestinese, che detiene la giurisdizione del West Bank, per bocca del suo leader ha chiarito che i "rifugiati" palestinesi - di fatto: figli, nipoti e pronipoti di coloro che abbandonarono Israele nel 1948 - non avranno mai e poi mai la cittadinanza del futuro stato. NdT2: La politica dell'UNRWA è del tutto differente da quella dell'UNHCR, che si occupa dei profughi di tutti gli altri conflitti mondiali: perché è stato necessario creare un'agenzia apposita? perché l'ONU non si è impegnata a risolvere la questione dei profughi in questi decenni? per perpetrare lo stato di rifugiato, e la stessa esistenza dell'UNRWA? perché i paesi arabi confinanti non hanno mai integrato i loro "fratelli" all'interno del proprio stato?) Ciò rende per i palestinesi estremamente arduo vivere nelle nazioni ospitanti, e congela a vita lo status di rifugiato, che si trasmette alla propria discendenza (i rifugiati UNHCR non trasmettono tale condizione ai loro figli, NdT), il che ha portato al moltiplicarsi dei rifugiati dai 500 mila del 1949 ai quasi 5 milioni di oggi.
Con il deteriorarsi delle condizioni, sono sopravvenuti gli aiuti internazionali, il che ci porta al punto...

5) "La soluzione è fornire più denaro".
Davvero? gli stati occidentali hanno devoluto ai palestinesi massicci aiuti finanziari. Tenendo conto dell'inflazione, per ogni persona hanno fornito 25 volte di quanto ogni europeo ha indirettamente ricevuto per la ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Dove si vedono i risultati per l'economia? perché le infrastrutture non sono migliorate? tutto questo denaro di sicuro avrebbe aiutato, ma è stato consegnato ad una leadership che aveva programmi diversi. Il che ci introduce al punto

6) "L'obiettivo primario dei leader palestinesi è la formazione di uno stato".
Tutto questo denaro è stato impiegato per alleviare le sofferenze di un solo uomo: Yasser Arafat. Dopo la sua morte, esperti contabili assoldati dalla stessa famiglia di Arafat hanno scoperto investimenti sconosciuti per più di un miliardo di dollari. Questa massa di denaro sarebbe stata minacciata se fosse stato creato uno stato palestinese; il che forniva ad Arafat (e a Mahmoud Abbas, se è per questo) un miliardo di buone ragioni per non sottoscrivere un definitivo trattato di pace. Il che ci porta al punto

7) "Israele può contare su un effettivo partner per la pace".
Ansiosi di una soluzione, nel 2000 gli israeliani hanno mandato al potere Ehud Barak, dotato di un mandato per conseguire la pace con i palestinesi. Barak offrì ad Arafat il 94% dei territori rivendicati, Gerusalemme esclusa. Arafat rifiutò seccamente. Clinton bollò il fallimento dell'accordo come la migliore opportunità persa in 60 anni, addossando le colpe ad Arafat (NdT: nel 2007 il suo successore Olmert propose una soluzione ancora più vantaggiosa, che includeva i quartieri orientali di Gerusalemme e il riconoscimento di un moderato "rientro" dei rifugiati. Malgrado lo stupore della Casa Bianca per l'offerta generosissima e al limite autolesionistica, Abu Mazen rispedì la proposta al mittente). Il che ci porta al più diffuso fraintendimento.
8) "Per conseguire la pace, Israele non deve fare altro che consegnare terra".
L'ultima volta che Israele c'ha provato risale al 2005, quando costrinse con la forza migliaia di coloni a lasciare le loro abitazioni a Gaza, in cambio della promessa palestinese di pace. Ma una volta che gli israeliani lasciarono la Striscia, i palestinesi consegnarono il potere ad Hamas: una organizzazione terroristica che da quando è salita al potere, ha sparato oltre 10 mila razzi verso le città meridionali di Israele (NdT: stessa sorte probabilmente toccherebbe allo stato ebraico se si ritirasse unilateralmente dai territori occupati nel West Bank: la leadership "moderata" di Abu Mazen sarebbe rimpiazzata da quella integralista di Hamas, che attaccherebbe immediatamente Israele). Qualcuno è sorpreso? perché, in caso affermativo, può aver preso per buono il prossimo fraintendimento.

9) "Molti palestinesi desiderano una pace duratura con Israele".
Alcuni in effetti lo vogliono; ma sono una minoranza. Da 60 anni, i responsabili dell'istruzione palestinesi hanno alimentato i bambini con robuste dosi di odio: esaltando nelle classi scolastiche gli attentatori suicidi e celebrando la morte.

10) "Fornire ora uno stato ai palestinesi è l'unico modo per porre fine alle loro sofferenze".
E' stato l'unico approccio tentato in questi ultimi 60 anni. Ma queste sono le persone di cui stiamo parlando, e attendere fino a quando avranno uno stato che fornisca loro gli stessi diritti, non ha fatto che peggiorare le cose.
In questo momento, Israele è l'unico stato che garantisce parità di diritti ai palestinesi nell'ambito dei loro confini, ma riconoscere loro parità di diritti in tutti gli stati in cui essi abitano, permetterebbe immediatamente di migliorare le loro condizioni di vita.
Siamo sinceri. Questi fraintendimenti hanno nascosto soluzioni potenziali. Ma se ci prendiamo la briga di rimuovere la confusione e affrontare la realtà, iniziare a scoprire la verità, ed è da qui che può iniziare la rincorsa verso la giustizia.


3 commenti:

  1. Israele è in guerra con la Palestina/i palestinesi?

    No, ed è grave che nessuna voce (o ben poche) si levi per dire che non è così, Israele non è in guerra con il popolo palestinese, infatti consideriamo che:
    1) In Israele vivono 1,4 milioni di palestinesi (20% della popolazione israeliana) che non sono in guerra con Israele
    2) In Cisgiordania vivono 2,4 milioni di palestinesi, che non sono in guerra con Israele
    3) In Giordania vivono 2,5 milioni di palestinesi che non sono in guerra con Israele.
    4) In Siria e Libano vivono almeno altri 500 mila palestinesi, che non sono in guerra con Israele.
    Resta una minoranza di 1,4 milioni di palestinesi che vivono a Gaza (il 17% dei palestinesi dell'area. Senza contare quelli in giro per il mondo). Loro sì (per meglio dire, alcuni di loro), sono in guerra con "gli israeliani" (siano essi civili o militari, ebrei o musulmani.).
    Lo scontro dunque, è tra una minoranza dei palestinesi residenti a Gaza e gli israeliani. O, meglio ancora, tra una minoranza di estremisti palestinesi che da quando Israele si è ritirato da Gaza lancia quotidianamente razzi su Israele, e un Paese che si è stufato di riceverli.
    La controprova? Israele non ha problemi con gli altri 6,8 milioni di palestinesi (quelli che non gli lanciano quotidianamente missili sulla testa dal 2006).

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  2. Israele continua a mandare coloni in zone palestinesi . Il concetto "Due popoli Due stati " non sembra essere la priorità di Nethanyau . Israele è uno stato militare. Ognuno fin dalla nascita è un militare . e' l'unico esercito al mondo che ha battaglioni riservati a gay, lesbiche, addirittura ciechi (ai centralini) e sordomuti( a qualcosa servono anche loro) ci sono anche i vegani con scarponi non di cuoio e cibo non animale che però ai palestinesi ci possono sparare...Israele ha il sacrosanto diritto di esistere ma è nato con la guerra , vive nella guerra e se ci sarà la pace morirà.....Viva Israele abbasso la pace

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    1. Dunque, vediamo di correggere il compitino...

      Israele continua a mandare coloni in zone palestinesi.
      FALSO. Sono diversi anni che non si creano colonie nei territori contesi. Credo almeno otto. Le colonie si espandono per le naturali tendenze demografiche. Insomma, per chi ci crede, è Iddio che manda coloni in zone "palestinesi".

      Il concetto "Due popoli Due stati " non sembra essere la priorità di Nethanyau.
      FALSO. Il concetto è stata la priorità fino a quando Abu Mazen ha rovesciato il tavolo dei negoziati, annunciando un'alleanza con Hamas a cui lavorava da mesi. Ogni volta, è la stessa storia: non appena i palestinesi vedono trattato di pace, penna e tampone, mandano tutto all'aria.

      Israele è uno stato militare. Ognuno fin dalla nascita è un militare.
      Toh, le stesse argomentazioni di Hamas, che colpisce da anni le città meridionali di Israele perché tanto i bambini un giorno diventeranno soldati...

      E' l'unico esercito al mondo che ha battaglioni riservati a gay, lesbiche.
      Mai sentito parlare del detto "Don't say, don't tell", in uso presso l'esercito americano?

      Addirittura ciechi (ai centralini) e sordomuti( a qualcosa servono anche loro)
      Meno male che i ciechi non possono leggere questo delirio...

      Ci sono anche i vegani con scarponi non di cuoio e cibo non animale che però ai palestinesi ci possono sparare...
      (Simpatico, questo provocatore... mi duole che oggi non abbia avuto altro da fare...)

      Israele ha il sacrosanto diritto di esistere
      Meno male, va'...

      Ma è nato con la guerra
      No, è nato con una risoluzione delle Nazioni Unite che dava seguito ad un impegno internazionale preso nel 1917

      Vive nella guerra
      Non mi sembra: vive nella pace, nella prosperità e nella serenità. Anche con i missili dei terroristi.

      E se ci sarà la pace morirà
      Se ci sarà la pace, tanta gente dovrà incominciare a lavorare. Prospettiva ardua...

      Viva Israele abbasso la pace
      Bene, abbiamo concesso i cinque minuti di celebrità al troll di passaggio. Meglio, però, la prossima volta...

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