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martedì 13 settembre 2011

La tensione fra Turchia e Israele rimane elevata



Secondo YNetnews, che cita un giornale turco, Ankara doterà i suoi F16 di fabbricazione americana di un sistema radar di propria elaborazione che consentirà di colpire facilmente le città israeliane.
Il sistema originario era dotato di un meccanismo che impediva di colpire anche accidentalmente gli stati considerati "amici", come Israele. Il nuovo sistema, sviluppato da un'azienda turca, permette di bypassare questo meccanismo di protezione, e di poter colpire indifferentemente stati ritenuti "alleati" o "nemici".
Forse anche per questo l'amministrazione americana ha respinto la richiesta del governo Erdogan di fornitura di aerei "droni" senza pilota, o di implementazione dei "Predator" presso le basi turche. Malgrado i labili sforzi di Washington e di Bruxelles, la Turchia non accenna a ridurre i toni nei confonti di Israele. E' significativo rilevare come il segretario generale della NATO Anders Rasmussen abbia sottolineato come un attacco nei confronti di Israele avrebbe "gravi conseguenze" per i legami militari di Ankara con la stessa NATO e con gli Stati Uniti.

mercoledì 23 marzo 2011

Donne in carriera



Chi guida la campagna militare USA in Libia? Una donna!
Donne italiane, siatene orgogliose!

The new face of war: A female general commands the U.S. air campaign

martedì 22 marzo 2011

Obama: "Il presidente non ha il potere di autorizzare un attacco militare"



Mal di pancia a ripetizione per Obama e per i democratici americani: spunta un'intervista di dicembre 2007 in cui al simpatico senatore junior dell'Illinois veniva chiesto se la Costituzione americana autorizzasse il presidente ad un attacco unilaterale, senza l'autorizzazione preventiva del Congresso, come quello che si vociferava fosse imminente nei confronti dell'Iran.

Obama: ‘President Does Not Have Power Under Constitution to Unilaterally Authorize a Military Attack’ | CNSnews.com

Inappellabile la risposta di Obama: a meno di una minaccia concreta, attuale o imminente, per gli Stati Uniti, il presidente non può agire unilateralmente senza il via libera del Congresso.

Proprio come fatto con la Libia, no?...

Nel frattempo Michael Moore suggerisce ad Obama di restituire il premio Nobel per la pace.
Come Leonardo dal Milan all'Inter, alcuni ipotizzano che Obama sarà il prossimo candidato repubblicano per le elezioni del 2012: dichiara guerre, manda altri soldati, mantiene aperta Guantanamo, aiuta le banche e se ne fotte se il paese va in malora...