martedì 13 settembre 2011
La tensione fra Turchia e Israele rimane elevata
Secondo YNetnews, che cita un giornale turco, Ankara doterà i suoi F16 di fabbricazione americana di un sistema radar di propria elaborazione che consentirà di colpire facilmente le città israeliane.
Il sistema originario era dotato di un meccanismo che impediva di colpire anche accidentalmente gli stati considerati "amici", come Israele. Il nuovo sistema, sviluppato da un'azienda turca, permette di bypassare questo meccanismo di protezione, e di poter colpire indifferentemente stati ritenuti "alleati" o "nemici".
Forse anche per questo l'amministrazione americana ha respinto la richiesta del governo Erdogan di fornitura di aerei "droni" senza pilota, o di implementazione dei "Predator" presso le basi turche. Malgrado i labili sforzi di Washington e di Bruxelles, la Turchia non accenna a ridurre i toni nei confonti di Israele. E' significativo rilevare come il segretario generale della NATO Anders Rasmussen abbia sottolineato come un attacco nei confronti di Israele avrebbe "gravi conseguenze" per i legami militari di Ankara con la stessa NATO e con gli Stati Uniti.
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