mercoledì 30 novembre 2016

L'improbabile "diritto al ritorno" millantato dai palestinesi

Famiglia ebrea residente in Iran nel 1880 circa

Secondo le Nazioni Unite, nel 1948 si contavano circa 710 mila arabi che lasciarono il neonato Israele o furono indotti a farlo in conseguenza dello scoppio della Guerra di Indipendenza (seguita all'attacco degli stati arabi che rifiutarono la risoluzione ONU che dava vita a due stati - uno ebraico e uno arabo - in luogo della Palestina mandataria britannica, NdT). All'epoca - siamo immediatamente dopo la cessazione delle ostilità del secondo conflitto mondiale, c'erano circa 50 milioni di rifugiati in tutto il mondo. Ma tutti, nel tempo, trovarono una nuova dimora. Al contrario la questione palestinese, grazie al contributo onusiano, è peggiorato nel tempo, e oggi si calcolano ben 5 milioni di palestinesi che rivendicano lo stato di rifugiato.

giovedì 24 novembre 2016

In Israele stanno reinventando la ruota (e non solo)


Gal Fridman e il suo gruppo di lavoro stavano lavorando ad un nuovo processo di combustione interna. L'idea era sensazionale: un singolo pistone in continuo movimento risulterebbe di gran lunga più efficiente del corrente standard dei motore a scoppio. Ma «nessuno voleva prestarci ascolto», ricorda Fridman, cofondatore della start-up israeliana Aquarius Engines. Sono passati due anni e la società sta ora testando l'innovazione presso un laboratorio di ricerca di Formula 1 in Belgio. La Peugeot si è dichiarata interessata al motore, al pari di altri produttori di auto.
«Siamo alla terza generazione di motori per auto. Posso dire al momento che questo è molto potente».
Israele si è guadagnato la reputazione di "Start Up Nation", ma l'innovazione si concentra soprattutto nella tecnologia, nella sicurezza informatica e nel settore biomedicale. E ora, si espande in nuovi territori.
Ecco la storia di tre società che stanno innovando il settore dell'Auto.