Le notizie che vorremmo leggere sempre. Lo scorso fine settimana una famiglia palestinese, che viaggiava a bordo della sua auto nella Valle del Giordano, è precipitata in una scarpata. Ma dopo dieci minuti sono intervenuti i soccorsi: merito di un'unità dell'IDF, l'esercito israeliano, specializzata in soccorsi stradali; tutt'altro che infrequenti da queste parti. Tre membri dell'equipaggio, incluso un bambino di due anni, gravemente feriti, sono stati trasportati in elicottero all'ospedale di Hadassah, a Gerusalemme; mentre il quarto passeggero, ferito soltanto lievemente, è stato condotto in ambulanza presso il vicino ospedale di Nablus. L'alta velocità poteva provocare vittime, ma un intervento tempestivo che va al di là degli steccati ideologici o religiosi ha evitato il peggio.
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lunedì 3 marzo 2014
Una buona notizia; e una cattiva
giovedì 4 aprile 2013
Lanciare pietre è pericoloso e censurabile; ma non quando le vittime sono israeliane

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lunedì 11 giugno 2012
Insegnare l'odio sin da piccoli
Durante la trasmissione, destinata ad un pubblico giovanile, i conduttori esaltano il ruolo dei terroristi suicidi, di cui recentemente il governo di Gerusalemme ha consegnato alle famiglie di origine i resti di 91 di essi, responsabili delle peggiori efferatezze degli ultimi anni. Putroppo, non si è persa occasione per esaltarne e celebrarne le stragi, ma per non correre il rischio di disperdere il loro insegnamento, la TV palestinese pensa bene di indicare loro come "modelli di comportamento", possibilmente da imitare. Difficile pensare ad una prospettiva di pace, se si insegna e fomenta l'odio sin dalla più tenera età.
mercoledì 21 marzo 2012
Altro sangue sparso per le menzogne palestinesi
"Ha voluto vendicare i bambini palestinesi". Ecco a cosa serve la propaganda diffamatoria e menzognera: nessuno sano di mente crede che ai bambini palestinesi venga torto un solo capello, se non dalle loro stesse famiglie che li educano all'odio e al martirio. Ma poi un qualche fanatico prende per vere le immagini taroccate fatte girare da Pallywood e compie una strage. Quella, vera.
La saldatura fra neonazismo e islamismo radicale in chiave antisemita è sempre più evidente.
Niente di nuovo: negli anni '30 il gran muftì di Gerusalemme, guida spirituale dei musulmani, adorava Hitler, e si incontrò più volte con il capo del Nazismo, con il quale concordò la strategia di annientamento degli ebrei in Medio Oriente in caso di successo del Terzo Reich.
Hitler fu sconfitto, ma il gran muftì riuscì a sfuggire al suo destino, e negli anni '40 addestrò un altro criminale: Yasser Arafat.
A proposito: come mai le vittime franco-israeliane dell'assassino franco-algerino di Tolosa sono giustamente indicate come ebree; e l'attentatore non è indicato come musulmano?
Mai. Mai l'esercito israeliano ha colpito deliberatamente alcun bambino palestinese. Gli ospedali israeliani sono pieni di bambini arabi curati amorevolmente. I palestinesi frequentano le scuole israeliane, i luoghi di culto, i posti di svago. Se qualche bambino palestinese è morto per mano israeliana, è stato perché Hamas li ha usati vergognosamente come scudi umani, lanciando attacchi da scuole, mercati, moschee o luoghi abitati, dove sono sopraggiunte le reazioni della difesa israeliana, causando all'occorrenza morti e feriti.
Eppure, come Goebbels insegnava, il pronunciare ripetutamente, e spudoratamente, una menzogna, alla fine ha comportato la sua accettazione come verità. Almeno da parte dei fanatici. Nessuno pensa che i musulmani francesi siano come il criminale che ha aperto il fuoco davanti e dentro alla scuola ebraica a Tolosa. Ma dov'erano i musulmani quando la stampa in questi anni contrabbandava per verità le mistificazioni e le grottesche messinscene ad uso e consumo degli ingenui e creduloni europei?
Non dimentichiamo che la TV francese è quella che ha architettato la messinscena dell'uccisione di Al Dura, il bambino palestinese rimasto vittima degli scontri a fuoco a Gaza fra palestinesi e israeliani, con tanto di troupe sul posto.
Inizialmente la colpa ricadde sull'esercito israeliano, ma le verifiche dimostrarono l'opposto. Un giornalista francese denunciò France 2, che si rifiutò di mostrare il filmato integrale, che avrebbe scagionato l'IDF ed evidenziato la macrabra messinscena. Un tribunale in appello gli ha dato ragione (in primo grado era stato condannato per diffamazione) e alla fine è emersa la verità: Al Dura probabilmente non è nemmeno morto, chissà dove vive. E nel frattempo copioso è stato lo spargimento di sangue - civili innnocenti, vittime dell'odio antisionista - alimentato dalla propaganda filopalestinese.
La saldatura fra neonazismo e islamismo radicale in chiave antisemita è sempre più evidente.
Niente di nuovo: negli anni '30 il gran muftì di Gerusalemme, guida spirituale dei musulmani, adorava Hitler, e si incontrò più volte con il capo del Nazismo, con il quale concordò la strategia di annientamento degli ebrei in Medio Oriente in caso di successo del Terzo Reich.
Hitler fu sconfitto, ma il gran muftì riuscì a sfuggire al suo destino, e negli anni '40 addestrò un altro criminale: Yasser Arafat.
A proposito: come mai le vittime franco-israeliane dell'assassino franco-algerino di Tolosa sono giustamente indicate come ebree; e l'attentatore non è indicato come musulmano?
Mai. Mai l'esercito israeliano ha colpito deliberatamente alcun bambino palestinese. Gli ospedali israeliani sono pieni di bambini arabi curati amorevolmente. I palestinesi frequentano le scuole israeliane, i luoghi di culto, i posti di svago. Se qualche bambino palestinese è morto per mano israeliana, è stato perché Hamas li ha usati vergognosamente come scudi umani, lanciando attacchi da scuole, mercati, moschee o luoghi abitati, dove sono sopraggiunte le reazioni della difesa israeliana, causando all'occorrenza morti e feriti.
Eppure, come Goebbels insegnava, il pronunciare ripetutamente, e spudoratamente, una menzogna, alla fine ha comportato la sua accettazione come verità. Almeno da parte dei fanatici. Nessuno pensa che i musulmani francesi siano come il criminale che ha aperto il fuoco davanti e dentro alla scuola ebraica a Tolosa. Ma dov'erano i musulmani quando la stampa in questi anni contrabbandava per verità le mistificazioni e le grottesche messinscene ad uso e consumo degli ingenui e creduloni europei?
Non dimentichiamo che la TV francese è quella che ha architettato la messinscena dell'uccisione di Al Dura, il bambino palestinese rimasto vittima degli scontri a fuoco a Gaza fra palestinesi e israeliani, con tanto di troupe sul posto.
Inizialmente la colpa ricadde sull'esercito israeliano, ma le verifiche dimostrarono l'opposto. Un giornalista francese denunciò France 2, che si rifiutò di mostrare il filmato integrale, che avrebbe scagionato l'IDF ed evidenziato la macrabra messinscena. Un tribunale in appello gli ha dato ragione (in primo grado era stato condannato per diffamazione) e alla fine è emersa la verità: Al Dura probabilmente non è nemmeno morto, chissà dove vive. E nel frattempo copioso è stato lo spargimento di sangue - civili innnocenti, vittime dell'odio antisionista - alimentato dalla propaganda filopalestinese.
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