domenica 2 novembre 2014

I crimini di guerra di Hamas


di Larry Hart*

Ora che le ostilità a Gaza sono cessate, almeno per il momento, incominciano a trapelare frammenti di informazioni da parte dei giornalisti che hanno seguito in loco il conflitto. Buona parte delle informazioni fornite conferma le accuse di Israele circa la condotta e la strategia di Hamas, che potrebbe fruttare all'organizzazione terroristica una accusa per crimini di guerra.
L'impiego di scudi umani, lo sbandierare morti e feriti, il fornire dati inventati sulle vittime, il tutto accompagnato da una costante opera di intimidazione dei reporter allo scopo di far emergere sempre e soltanto la versione di Hamas: non si tratta più di propaganda israeliana.
Dei circa 700 giornalisti presenti a Gaza, molti si sono prestati a questa mistificazione, vantando un orientamento ideologico che considerava Hamas il soccombente rispetto al cattivo Israele imperialista e guerrafondaio. Ma per fortuna c'è un po' di giustizia a questo mondo. Stavo incominciando a perdere la fiducia, dopo l'articolo di Creede Newton che documentava la storia dei tre soldati israeliani suicidatisi dopo l'ultimo conflitto.
Ma, a due mesi dall'ultima guerra di Gaza, fra 30 e 40 giornalisti hanno vuotato il sacco, spiegando ciò che si è parato davanti ai loro occhi, e perché non hanno potuto denunciarlo a suo tempo: intimidazioni, minacce di espulsione immediata e di confisca dell'attrezzatura, se non di peggio. Altri giornalisti sono rimasti lì e magari vorrebbero tanto tornare in Europa a descrivere gli orrori di Hamas, ma temono le intimidazioni e le pressioni dei terroristi.

In questo post faccio riferimento ad un articolo apparso su Forbes ad agosto.
Un giornalista spagnolo ha incontrato Michael Grynszpan, un cineasta di Tel Aviv. Giungendo da Gaza, Grynszpan chiedeva come mai nei notiziari non si scorgesse mai alcuni miliziano do Hamas. Il giornalista ammetteva di averne visti tantissimi, ma riconosceva che se mai li avesse ripresi, sarebbe stato ucciso; e indicava i tetti sui quali si collocavano i cecchini impegnati nel compito. Greenzpyn chiese se poteva registrare l'intervista, al che il giornalista girò i tacchi spaventato. Inutile dire che ha diffidato dal riportare il suo nome.
Altri due giornalisti si azzardarono a riportare su Twitter immagini e testimonianze di razzi difettosi di Hamas ricaduti sull'ospedale di Shifa, aggiungendo che la clinica era usata come mezzo propagandistico; ma entrambi hanno cancellato alla velocità della luce il tweet: che siano stati intimiditi? hanno ricevuto visita da qualcuno? chi lo sa...
Diverse agenzie di stampa degne di fiducia hanno riportato l'accusa secondo cui Hamas avrebbe gonfiato il numero delle vittime esponendo la popolazione al conflitto. Peter Stefenovic dell'emittente australiana Channel 9, il giornalista del Financial Times John Reed, il reporter del Globe and Mail canadese Patrick Martin e il collega finlandese Aisha Zidan, per citarne alcuni; hanno tutti visto razzi e missili sparati dai tetti delle scuole, degli edifici delle Nazioni Unite, e dalle strade affollate di bambini che vi giocavano. Chissà se sono ancora in vita...

Israele è stato accusato di aver deliberatamente colpito i bambini, quando nella realtà è stata Hamas ad aver cagionato questa tragedia, e dovrebbe essere messa di spalle al muro. I nodi cominciano a venire al pettine...
Questo mi porta al documentario girato dall'emittente indiana NDTV, il cui corrispondente Sreenivasan Jain ha testimoniato in diretta la preparazione e il lancio di un razzo dal cortile dell'albergo ove alloggiava assieme ad altri. Chissà quanti giornalisti innocenti sarebbero rimasti uccisi se Israele avesse risposto al fuoco, colpendo il luogo da dove è stato scagliato l'attacco.
Per non parlare di un video ormai famoso, che documenta la crudeltà di Hamas:



Il 29 luglio Gabriele Barbati, un giornalista italiano di Radio Popolare Milano, twittò: «Fuori da Gaza, lontano dalle rappresaglie di Hamas. Un missile di Hamas ieri ha erroneamente ucciso dei bambini nel campo profughi di Shati. Prova: militanti di Hamas sono accorsi per rimuovere i detriti e ripulire la scena».
Nove bambini perirono, in quella tragedia. Media superficiali e in malafede accusarono Israele per la morte di quei bambini. Complice il "ministero dell'informazione" di Hamas, che ha incluso queste vittime autoprovocate nella dubbia statistica dei 2.000 morti, argomentando che per questo Israele dovrebbe essere accusato di crimini di guerra.
Bisognerebbe soffermarsi un attimo sulle testimonianze dei processi del "Tribunale Russell" per accorgersi quale contributo è stato fornita dalla Sinistra mondiale e dai sodali musulmani a queste statistiche.
Il corrispondente di un quotidiano giapponese ha affermato che ad oltre venti colleghi è stato negato il ritorno in Israele sostenendo che lo stato ebraico avesse chiuso il checkpoint, quando nella realtà invece era aperto. Poi si è scoperto che Hamas li aveva trattenuti lì, perché era venuto a conoscenza che in quel punto sarebbe sopraggiunto uno strike israeliano, e uccidere giornalisti sarebbe stato un modo egregio per gettare un'ombra sullo stato ebraico. Sarebbe stato un caso evidente di omocidio premeditato su vasta scala, allo scopo di portare l'acqua al proprio mulino.
Lo stesso giornalista ha testimoniato di essere a conoscenza di diversi altri casi simili. Quanti di questi strike hanno colpito persone innocenti, rei di aver dato fiducia ad Hamas, che ha incoraggiato i civili a rimanere sui luoghi colpiti, anziché fuggire?

Ricordate i quattro bambini morti sulla spiaggia di Gaza? se avete visto il video, tutto sembra, tranne che i bambini corressero in preda al terrore (sulla gigantesca montatura dei "bambini che giocavano a pallone sulla spiaggia di Gaza", Thomas Wictor ha realizzato un eccellente lavoro di debunking, in parte riportato qui, NdT). L'evidenza comincia a montare, e molte altre rivelazioni affioreranno nelle prossime settimane e mesi, con sempre più giornalisti che ammetteranno la verità. Per Hamas sarà sempre più difficile occultare la realtà.

 * Evidence emerging on Hamas war crimes
su examiner.com.

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