giovedì 29 gennaio 2015

Gaza: la prossima guerra passa dagli abusi su minori

Sono 20 in totale le risoluzioni di condanna di Israele adottate dall'assemblea generale dell'ONU (UNGA) nel corso della sessione 2014-2015; e soltanto 3, le risoluzioni adottate nei confronti di tutti gli altri stati al mondo: Siria, dove la guerra civile degli ultimi quattro anni ha mietuti circa 250.000 vittime, Corea del Nord e Iran. Risoluzioni peraltro sempre sussurrate e balbettanti. Non una singola parola di condanna è stata espressa per gli abusi sistematicamente commessi in Cina, a Cuba, in Egitto, nel Pakistan, in Russia, nell'Arabia Saudita, nel Sudan, nello Yemen e in diecine di stati dove i diritti umani sono calpestati, dove le minoranze sono ostracizzate, dove le donne sono emarginate, dove i gay sono malmenati, dove gli oppositori sono incarcerati, dove i giornalisti sono intimiditi, dove i bambini sono sfruttati e educati all'odio e alla guerra.


Si prenda la Striscia di Gaza, ad esempio: dove 10.000 fanciulli in questi giorni sono costretti ad esercitazioni militari, durante le quali si simulano attacchi terroristici ai danni del vicino Israele, mediante tunnel e gallerie appositamente costruite per simulare una drammatica realtà.
Un abuso su minori, e un crimine di guerra, non denunciato da alcuno. Ma celebrato personalmente da Ismail Haniyeh, che ha assistito alle performance di ragazzi intenti a sparare a sagome di israeliani, a fornire prova di coraggio passando attraverso il fuoco, a cimentarsi nel corpo a corpo. Sono i terroristi di domani, coccolati da Hamas e proposti come esempio. Al punto che, dichiara l'organizzazione terroristica, le richieste di adesione ai campi hanno superato i posti disponibili.
L'UNRWA, attraverso la quale passano ingenti fondi internazionali per la ricostruzione, tace. Non sappiamo se imbarazzata o inorridita. Ci chiediamo però se la pace fra palestinesi e israeliani passi per l'incoraggiamento delle generazioni più giovani...



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