mercoledì 9 dicembre 2015

Facebook contro Golda Meir


di Yarden Frankl*

Un anno fa, alla vigilia del conflitto di Gaza, abbiamo pubblicato una immagina di Golda Meir riportante una delle sue citazioni più note: «la pace sopraggiungerà quando gli arabi ameranno i loro bambini, più di quanto odiano noi».
A fronte del plateale indottrinamento dei loro bambini all'odio nei confronti degli israeliani, sentivamo che quel messaggio era contemporaneo come non mai. Dopotutto, sia Hamas che l'Autorità Palestinese fanno regolarmente impiego dei mezzi di informazione per glorificare gli atti di terrorismo. Quest'anno abbiamo assistito quasi ogni giorno ad attacchi nei confronti di innocenti uomini, donne e bambini israeliani da parte di giovani palestinesi.
Alcuni di questi attacchi si sono risolti nella morte degli aggressori da parte degli israeliani intenti a tentare di difendersi. Una volta intervistati, i genitori di questi aspiranti criminali hanno manifestato orgoglio per l'azione dei loro ragazzi, mentre cercavano di uccidere gli ebrei.
Si può ben dire che l'odio dei palestinesi verso gli ebrei superi persino il loro amore verso i loro stessi figli?


Si può capire bene come siamo rimasti scioccati nel ricevere un messaggio da Facebook, secondo cui la nostra foto di Golda Meir sia stata rimossa perché viola gli standard della comunità:


Proprio così: secondo Facebook, la nostra immagine condurrebbe ad un «consistente rischio di danneggiare fisicamente o minacciare direttamente la sicurezza pubblica».
Naturalmente, una rapida ricerca sul social network ha confermato che gruppi come "Morte all'America e ad Israele" sono tuttora esistenti, pur pubblicando quotidianamente ogni sorta di immondizia.
Ecco alcune delle immagini pubblicate tuttora su Facebook:


Evidentemente il messaggio cristallino di Golda Meir deve aver indotto Facebook a concludere che quando è troppo, è troppo.
Potremmo sollecitare i nostri lettori a scrivere a Zuckerberg, ma la circostanza potrebbe rivelarsi controproducente. Dopotutto, ciò che la Meir riconosceva sconsolata è ancora oggi di grande attualità: la pace arriverà quando i palestinesi ameranno i loro figli più di quanto odino noi.

* Facebook vs Golda.
Su HonestReporting.

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