martedì 26 gennaio 2016

Negazionismi

«L'assassinio di Shlomit Krigman e il ferimento di un'altra donna, lunedì, a Beit Horon; avrebbe potuto essere evitato se Israele disponesse di una barriera difensiva più efficace. Che barriera è quella che può essere scavalcata o aggirata? non abbiamo bisogno di una barriera per le capre: ci serve un muro di separazione che impedisca l'ingresso dei terroristi».
L'ha affermato non Naftali Bennet, adorato dai coloni israeliani; non Avingdor Lieberman, il "falco" del Likud scaricato da Netanyahu proprio per le sue posizioni intrasingente. L'ha dichiarato oggi il leader dell'opposizione israeliana, il pacioso Isaac Herzog, tanto amato dalle cancellerie europee, e sponsorizzato massicciamente dalla Casa Bianca prima del fiasco subito alle ultime elezioni di Gerusalemme.
Herzog è andato oltre: negando il suo pedigree di ebreo buono, pronto a donare tutto in cambio di nulla, ha aggiunto che la barriera dovrebbe essere completamente elettrificata. E se il governo non interverrà in tal senso, vuol dire che è molle, ha chiosato.

Nel giorno in cui Rohani è stato dipinto come un «esempio di stabilità in Medio Oriente» da un governo italiano particolarmente mansueto e accomodante, quella del tenero Herzog non è stato l'unica prova di giravolta spaziale del giorno. Un rapper americano in queste ora fa notizia per il tentativo di screditare l'Olocausto. Il soggetto, il cui nome è tanto insignificante quanto il contenuto della sua scatola cranica, nel suo ultimo singolo invita a rileggere gli scritti di David Irving, noto negazionista britannico arrestato in Austria nel 2006.
A riprova della sua eccezionale cultura, il rapper ha contestato la forma sferica della Terra, pubblicando diecine di tweet in cui si ribadisce che il nostro pianeta è in effetti piatto, e che la versione ufficiale è sostenuto da una cospirazione capeggiata dalla NASA e dal Dipartimento della Difesa americano. Restiamo in attesa della denuncia di un complotto giudaico-massonico...

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