lunedì 9 agosto 2010
Non fanno tenerezza solo i bambini...
Gli acquiloni dei bambini di Gaza
Quale negozio a Gaza City può vendere (o anche regalare, non sono così materialisti come noi occidentali) ben 7200 aquiloni? Al tizio che ha curato l'articolo filmato non è venuto in mente che qualcuno ha procurato e fornito questi aquiloni?
Alzi la mano chi, vedendo la ragazzina spensierata che agitava l'aquilone con tutto il braccio ingessato, non ha pensato che quell'incidente sia di origine militare (bel colpo, AntonioFerrariochiperte! ci sono cascati tutti). Magari si può essere procurato quell'ingessatura mentre stirava, o mentre cucinava; o magari mentre era costretta da Hamas a fare da scudo umano. Ma a livello emotivo-percettivo la prima impressione è quella che conta...
E l'UNRA, non è forse l'agenzia dell'ONU, che di recente attraverso l'UNICEF ha patrocinato l'iniziativa "Boycott Israel" tutt'altro che pacifica, nel cui manifesto si vede un'ascia che spacca la stella di David?
Fa piacere che esistano ancora dei campi estivi. Mi risultava che Hamas li avesse distrutti tutti, perché distoglievano i giovani abitanti di Gaza dall'imperativo, che è quello di odiare Israele con tutte le forze.
Ingenuo il sottotitolo che accompagna la videoanalisi: "riprendete il dialogo". Come se gli sgherri di Hamas, che tiene in ostaggio Gaza dopo il colpo di stato del 2007, desiderino il benessere della loro popolazione. Lo sanno anche i bambini che Israele ha proposto ai palestinesi la creazione dello stato di Palestina, ma prima Arafat, poi Abu Mazen e Hamas hanno respinto una soluzione che porrebbe fine alla loro dittatura.
A Gaza nulla accade che Hamas non voglia.
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