venerdì 10 settembre 2010

Religione e ricchezza

Chi l'avrebbe mai detto?... fra religione e ricchezza c'è un nesso; ed è anche forte.
Qualche giorno fa il New York Times ha pubblicato uno studio realizzato da Gallup, che mette a confronto su un grafico due valori (è il caso di dirlo): il reddito pro-capite per i principali paesi al mondo, e l'importanza della religione nella vita quotidiana di ogni abitante di questi paesi:



Ne risulta che più è elevato il posizionamento dell'importanza della religione (scala delle ordinate, o delle "y"; scala verticale, insomma), e più è basso il reddito pro-capite: India, Algeria, Brasile sono paesi dove la religione è molto sentita, ma gli abitanti sono mediamente poveri.
Viceversa, meno importante è il ruolo della religione nella vita di tutti i giorni, e più elevato è il reddito pro-capite: Hong Kong, Danimarca, Svezia, ecc.

In posizione curiosamente intermedia, distanti da una immaginaria linea inclinata negativamente (dall'estremo superiore sinistra a quello inferiore destro) gli Stati Uniti, dove i 2/3 della popolazione dichiara di ritenere importante la religione, e ciononostante vanta un reddito pro-capite piuttosto elevato (mediamente parlando).

Resta da stabilire se la correlazione implica dipendenza: appurata la presenza di un nesso, c'è da capire se la ricchezza dipende dalla religione, o se la religione dipende dalla ricchezza, o se la relazione non è causale ma soltanto casuale...

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