lunedì 5 maggio 2014

Come funziona Pallywood

In alto, l'immagine diffusa dai media internazionali - sempre ben presenti sulla scena; chissà come mai: mica ci sarà qualcuno che li convochi anzitempo, giusto prima della messinscena - in cui si scorge un militare (presumibilmente israeliano) intento a percuotere un civile (ancora una volta presumibilmente palestinese) inerme. Ferma e inappellabile la condanna dell'opinione pubblica; se mai fosse stato necessario ribadirla o emendarla.
In basso, la scena uncutted uncut, in cui si scorge un militare atterrato, sopraffatto - e apparentemente incapace di difendersi - da un civile non così pacifico, trattenuto a stento da un altro militare.
Scene di questo tipo sono comuni nei territori contesi fra israeliani e palestinesi. Ma la sapiente mano dei divulgatori di diffamazioni interviene prontamente. Dopotutto, un'immagine vale molto più di mille parole, no?

2 commenti:

  1. Sono 600 anni che israele e palestina si fanno la guerra e sinceramente,prendere parte ad uno scempio del genere mi fà anche schifo.Da una parte abbiamo quelli che con la scusa dell'antisemitismo sono riusciti a costruire un "muro" separatore,ma che non può separare l'odio.Bombardano.Si allenano sparando dalle mura,verso i contadini e tutto questo davanti a tutti i media e il mondo,senza che nessuno gli dica di fare qualcosa.Dall'altra abbiamo il solito atteggiamento "arabo" inneggiante alla guerra santa,con conseguenti attentati ed esplosioni.
    Si risolverà mai questo problema?Io dico mai,grazie alle religioni.

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    1. Non mi pare che il muro l'abbiano costruito "con la scusa dell'antisemitismo"; il muro ha quasi azzerato gli attentati: come "scusa" per la sua costruzione non mi sembra tanto male!

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