martedì 19 aprile 2016

La barzelletta della "pulizia etnica" dei palestinesi

Una delle frodi dell'opinione pubblica più abitualmente perpetrate dai palestinisti, è rappresentata dalla conclamata "pulizia etnica" praticata dagli israeliani ai danni dei palestinesi. Come spesso accade, questa diffamazione è facilmente confutabile con i numeri; davanti ai quali gli spacciatori di patacche possono reagire o nascondendosi dietro la loro mediocrità; o rilanciando tesi ancora più assurde e strampalate, nel tentativo di tramortire il malcapitato osservatore all'oscuro dei fatti.
La menzogna della pulizia etnica nei territori palestinesi è facilmente sconfessabile ricorrendo alle statistiche:
- la popolazione palestinese nel West Bank è passata da 462.000 persone nel 1949 agli attuali 2,5 milioni di individui;
- a Gaza c'erano appena 82 mila palestinesi nel 1949. Oggi sono 1,75 milioni di individui;

È invece la popolazione ebraica a denunciare un sistematico ridimensionamento:

- gli ebrei a Gaza e nel West Bank sono inesistenti;
- gli ebrei in Medio Oriente sono scesi da oltre 850.000 nel 1949 ad appena 5.000, oggi;
- la popolazione ebraica di Israele costituiva l'86.4% del neonato stato nel 1949, ma è scesa continuamente, fin sotto l'80%, oggi.


Riepilogando: nei territori palestinesi, la popolazione palestinese è letteralmente esplosa: di oltre il 500% dal Dopoguerra ad oggi; e persino in Israele la minoranza non ebraica è andata costantemente aumentando nei decenni. Di converso la popolazione ebraica è virtualmente scomparsa in tutto il Medio Oriente, Israele escluso; dove pure è andata proporzionalmente calando.
Dunque, dov'é che si consumerebbe questa fantomatica pulizia etnica?

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