Due criminali sono catturati, portati in questura e collocati in due stanze differenti. Ad un certo punto in una entra un poliziotto e avvisa l'arrestato: "ti conviene confessare, il tuo complice l'ha già fatto".
La condanna per il reato in caso di confessione è di 6 anni se entrambi confessano; se uno confessa e l'altro nega, il primo ha la pena condonata, e il secondo si becca 7 anni. Se entrambi negassero il reato, avrebbero un solo anno di pena.
Quando il criminale sente dal poliziotto che il complice ha confessato, può ammettere il reato e scontare 6 anni di pena (in buona compagnia del complice) anziché 7; o può negare, e farsi 7 anni, mentre il complice conquista la libertà. Apparentemente, conviene confessare...
Ma se il delinquente fosse certo che il complice negasse la responsabilità, ed egli facesse altrettanto, entrambi avrebbero soltanto un anno di carcere.
Dal punto di vista della "concorrenza" la soluzione migliore è confessare, prima che lo faccia l'altro. Se l'altro confessa, si scontano 6 anni di carcere anziché 7. Se non confessa, si ha la libertà.
A beautiful mind - dinamiche dominanti
Ma non sempre la concorrenza è la soluzione migliore. C'è un bellissimo film ("A beautiful mind", con Russel Crowe) che si basa sul cosiddetto "equilibrio di Nash" (la competizione dei ragazzi per accaparrarsi la liceale più bella). Se anziché la concorrenza si sceglie la cooperazione, il risultato migliora per tutti.
Se il delinquente potesse contare sul comportamento intelligente e non competitivo del complice, ed entrambi dichiarassero di essere innocenti, entrambi sarebbero condannati ad un solo anno di carcere.
Il "dilemma del prigioniero" ha svariate applicazioni. In campo condominiale, quando in assemblea si prospetta la possibilità di montare un ripetitore di telefonia mobile, potenzialmente nocivo per la salute ("tanto se non lo montiamo noi, so per certo che lo monteranno sulla stabile di fronte a noi").
Oppure nella scelta dell'energia nucleare: "tanto se non montiamo da noi le centrali nucleari, le monteranno nel paese confinante".
In un caso come nell'altro, le comunità dovrebbero adottare un comportamento cooperativo, e non competitivo: sapendo che entrambi si muoveranno con intelligenza, entrambe le parti dovrebbero rifiutarsi di collaborare, respingendo la proposta.
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