venerdì 27 gennaio 2012

Hamas cerca nuovi soci finanziatori



Nuove alleanze crescono. Hamas sta aprendo un ufficio di rappresentanza in Turchia, dopo che il governo di Ankara ha accettato di aiutare finanziariamente l'organizzazione terroristica palestinese che dal 2005 controlla la Striscia di Gaza. E' la conseguenza prevedibile del raffreddamento dei rapporti fra Hamas e l'Iran, dopo che la prima si è rifiutata da aiutare il traballante governo di Damasco, dove l'organizzazione palestinese ha una attiva sede.
Ciò non esclude relazioni diplomatiche fra il dittatore iraniano e i terroristi palestinesi: il "primo ministro" Ismail Haniyeh si recherà in visita a Teheran, dopo aver ricevuto la lettera di congratulazioni di Ahmadinejad, recapitata per celebrare l'anniversario del colpo di stato con cui Hamas ha acquisito il potere a Gaza nel 2007, ai danni dell'Al Fatah di Abu Mazen.

(Aggiornamento) Già a dicembre era trapelato l'impegno del governo di Erdogan a staccare un assegno di 300 milioni di dollari: quasi la metà del budget dell'intero 2012 dell'entità palestinese. Ciò fa della Turchia il principale sponsor finanziario di Hamas, ora che l'Iran è sottoposta alle pressioni internazionali per la sua corsa verso la bomba atomica - secondo una fonte citata da Reuters il governo di Teheran non versa tranche del suo contributo annuale di 250-300 milioni di dollari da agosto - e con Assad in Siria impegnato a reprimere le aspirazioni democratiche della popolazione.

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