lunedì 12 novembre 2012

15 secondi

...è il tempo a disposizione dei cittadini che abitano nell'Israele meridionale per mettersi in salvo, prima di essere raggiunti da razzi e missili dei terroristi palestinesi che quotidianamente sferrano attacchi dalla Striscia di Gaza.
La minaccia diventa sempre più temibile. L'aggressione ai danni dei civili israeliani si va intensificando non solo come frequenza - ben 841 attacchi quest'anno: uno ogni 12 ore - ma anche come pericolosità. Hamas e la Jihad Islamica hanno diffuso un filmato che mostra le nuove armi a disposizione del terrorismo palestinese. Chi sostiene che si tratta di "innocui petardi" dovrebbe provare l'ebbrezza di posizionarsi sotto la loro verticale.
Amnesy International e Human Rights Watch, per il momento, tacciono. Catherine Ashton, baronessa di Upholland e "responsabile" per la politica estera europea, ha auspicato che la situazione non si esacerbi. Un modo elegante e politicamente corretto per esortare gli israeliani a prendersi razzi e missili in testa senza reagire: un colpo è poco; due sono troppi.


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