giovedì 8 novembre 2012

Negate le libertà civili dei palestinesi


Scene ormai quotidiane, nei territori palestinesi o - come in questo caso - a Gaza. Un gruppo di donne, facenti parte del sindacato delle lavoratrici palestinesi - si è riunito per manifestare davanti al palazzo del "parlamento" di Gaza, quando è stato raggiunto dalla polizia locale, composta da soggetti di sesso maschile e femminile.
Le donne sono state prima insultate, poi colpite con pugni e bastoni. Le pesanti intimidazione e le minacce di arresto non hanno dissuaso le manifestanti.
Secondo un portavoce del ministro degli Interni di Gaza, la libertà di manifestazione è consentita "a condizione che non nuocia alla sicurezza pubblica". Un concetto talmente ampio e vago da fagocitare tutto.
Episodi simili si registrano nel West Bank, dove manifestazioni di dissenso se non di aperta condanna del regime corrotto di Abu Mazen sono soffocate con la violenza e con l'arresto immediato.

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