venerdì 2 novembre 2012

Praticare sport a Gaza è sempre più semplice

Diventa sempre più difficile, per gli odiatori professionali di Israele, mascherare il loro antisionismo (ben che vada) con la presunta difesa dei palestinesi. Gaza "prigione a cielo aperto", "campo di concentramento", sono slogan che ormai non fanno più presa: talmente evidente e opposta è la realtà. Alberghi lussuosissimi, centri commerciali affollati, mercatini rionali ricci di ogni prelibatezza, auto di grossa cilindrata che sfrecciano per le moderne strade, negozi di telefonia presi d'assalto per accaparrarsi l'ultimo introvabile modello di iPhone: tutto ormai depone a sfavore della retorica falsa che ha accompagnato per anni la cosiddetta questione palestinese; che perde ogni giorno di credibilità agli occhi degli ormai disillusi occidentali.
Adesso poi arrivano i milioni del Qatar: 270 milioni di dollari; quasi 500, dicono alcuni. Per farci cosa non si sa bene (curiosa e preoccupante però l'escalation di attacchi nei confronti dell'Israele meridionale da quando l'emiro del piccolo stato del Golfo Persico si è recato in visita, accolto da un tappeto rosso di sangue animale): dicono che saranno costruiti centri commerciali, strutture ricettive, nuove autostrade, infrastrutture, eccetera.
Oggi però disponiamo di un bel progettino, di quelli che gli assessori comunali italiani sfoderano davanti alla stampa, prima di riporli nel cassetto per cronica mancanza di fondi. Ma qui i fondi ci sono, eccome!
Il sito Arabian Business oggi illustra i dettagli della costruzione di una cittadella sportiva che vedrà presto la luce nel sud della Striscia: stadio internazionale, campi sportivi, alberghi, piscina olimpionica e centro direzionale.
Il centro sarà intitolato ad Ahmad Yasin, fra i leader di Hamas e terrorista palestinese responsabile della morte di centinaia di civili (israeliani, ça va sans dire). Ci si chiede cosa abbiano da obiettare gli Stati Uniti, importanti alleati del Qatar, che finanzia ora iniziative intitolate a sanguinari criminali e assassini. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, ne avremo di inaugurazioni da riportare...
La buona notizia è che pacifinti, flottiglieri, parlamentari sfigati e cronisti improbabili potranno godere di sempre più strutture ricettive, nelle loro vacanze a Gaza.

Nessun commento:

Posta un commento