domenica 5 giugno 2011

Invasione



Quattro morti e dieci feriti. E' il risultato (secondo la televisione siriana, sotto il controllo del regime sanguinari di Assad, e dunque appena appena di parte. Al Jazeera infatti smentisce), temo provvisorio, degli scontri fra palestinesi e esercito israeliano al confine con la Siria, nell'anniversario della sconfitta degli eserciti arabi del 1967 (Guerra dei sei giorni), con i primi che hanno tentato ripetutamente di invadere il suolo israeliano.
Aggiungiamo questo ulteriore doloroso conteggio alle centinaia di vittime del regime di Assad in Siria. Il dittatore di Damasco, nel tentativo di distogliere l'opinione pubblica interna e soprattutto internazionale, incoraggia i profughi palestinesi a fare pressioni sul confine con Israele, "costringendo" i medesimi a superare lo stesso confine, contro qualunque regola internazionale e norma di buon senso.

A riprova della strumentalizzazione dei palestinesi siriani, c'è da notare che i medesimi "ospiti" nel sud del Libano hanno rinunciato al proposito di tentare una invasione del confine settentrionale di Israele, limitandosi ad una "pressione" dall'esterno.

E a proposito...

messaggio per le persone di buon senso:

- non cercate di entrare in uno stato straniero senza essere muniti di passaporto e visto: siete destinati ad essere respinti;
- cercate di comprendere i messaggi (anche in arabo) inviativi dall'esercito* che presidia i propri confini, che vi invita a tornare indietro: in caso contrario, dopo i gas lacrimogeni, dopo i colpi in area a scopo intimidatorio, potrebbero partire colpi potenzialmente mortali;
- cercate di convincere i governi arabi che da decenni vi costringono in condizioni drammatiche, ammassati in campi profughi, senza diritti, senza lavoro, senza cibo, senza dignità, ad accogliervi ed integrarvi nella propria società. Dite loro che è quanto umanamente ci si aspetterebbe da un governo arabo nei confronti di altri "fratelli" arabi;
- cercate di convincere il governo siriano di Assad a mandare le troupe televisive anche nei luoghi dove monta la protesta, che ha prodotto oltre 1200 morti e migliaia di feriti e dispersi; oltre magari ai confini con Israele.

*“Stop! You are breaching an international border. We warn you not to damage security infrastructure. Whosoever attempts to violate Israel’s sovereignty or security infrastructure puts himself in jeopardy. Please return to Syria”.

Aggiornamento delle 17.20: i palestinesi siriani lanciano bombe incendiarie contro l'esercito israliano, provocando incendi e l'esplosione di mine collocate sul territorio siriano. Mine che provocano feriti fra gli stessi palestinesi.
Non appena l'IDF tenta di recuperare i feriti per consegnarli alla Croce Rossa Internazionale, intervenuta sul posto, i "manifestanti" palestinesi partono alla carica, cercando di violare i confini, e costringendo l'IDF a tornare sui propri passi per difendere i medesimi. E' successo per la terza volta in due giorni.
E nel frattempo nel nord della Siria si segnalano "combattimenti" fra l'esercito di Assad e gli oppositori. Le truppe hanno ucciso 25 siriani. Ma possiamo strare tranquilli: nessuno ne denuncerà la scomparsa...

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