giovedì 5 aprile 2012

"Non esiste nessuna entità chiamata Israele"



I frutti della "primavera araba" crescono sempre più copiosi. Hazem Salah Abu Ismail, candidato alle elezioni presidenziali del nuovo Egitto, si è distinto nelle ultime settimane per affermazioni del tipo: «non esiste nessuna cosa che si chiami Israele», oppure «la Palestina è tale dal fiume (Giordano, NdR) al mare». Ismail, sostenuto dai salafisti - secondi arrivati nelle recenti elezioni legislative dietro i Fratelli Musulmani - chiede l'abrogazione del trattato di pace fra Israele ed Egitto, sottoscritto nel 1979 da Begin e Sadat, e si spinge fino a definire "martire" Osama Bin Laden.

Intanto l'esercito israeliano rende noto di aver contrastato negli ultimi due mesi ben dieci minacce terroristiche provenienti dalla penisola del Sinai, ormai fuori dal controllo del governo del Cairo, e nelle mani del fondamentalismo islamico. L'ultimo attacco ieri sera, quando un missile Katyusha ha raggiunto la località turistica di Eilat, nel sud di Israele. La penisola del Sinai, riconsegnata all'Egitto dopo gli accordi di pace del 1979, è infestata da organizzazioni terroristiche riconducibili ad Hamas e ad Al Qaeda.

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