giovedì 28 aprile 2011
I "moderati" palestinesi nell'abbraccio mortale di Hamas
I giornali occidentali propagandano come vittoria del nuovo regime egiziano l'accordo stipulato fra Hamas che controlla Gaza e Al Fatah che controlla la Cisgiordania. Verso uno stato di Palestina, dicono...
Solo che non capisco... i "moderati" stringono un'intesa con i terroristi (riconosciuti tali da USA e UE) e questo è il risultato della "primavera del Medio Oriente"?
Intanto un esponente di Hamas ha fatto sapere che la "Palestina" non riconoscerà ne' negozierà con Israele.
Andiamo bene... un futuro nuovo stato che si rifiuta di riconoscere un altro stato... forse all'ONU dovrebbero pensarci bene prima di riconoscere questo mostro istituzionale...
E tanto per chiarire, ieri il deputato democratico USA Nita M. Lowey ha precisato che questa intesa fra la fazione terroristica palestinese, e quella sedicente moderata, mette a rischio i cospicui finanziamenti che gli Stati Uniti destinano verso Ramallah, futura capitale di un improbabile stato palestinese.
Tanto per ricordare, una decisione unilaterale da parte dei palestinesi va contro gli accordi di Oslo del 1993. Dice un altro esponente al Congresso USA: "a meno che Hamas accetti i principi del Quartetto (USA, ONU, UE e Russia, NdR), che includono la rinuncia alla violenza e il riconoscimento di Israele, la formazione di un governo con Al Fatah sarebbe un colpo mortale al processo di pace".
Ma quando mai i palestinesi e i loro sostenitori sono stati interessati alla pace?!
Facile prevedere che in Cisgiordania finirà come a Gaza: con un colpo di stato di Hamas - ora evidentemente pressata dagli "estremisti" collegati ad Al Quaeda - ai danni dei "moderati" di Abu Mazen.
Chi si illudeva che il dialogo, la moderazione e la ragionevolezza fra i palestinesi e in generale nel mondo arabo potesse prevalere, è servito...
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