domenica 9 ottobre 2011

"Vi trasformeremo in tanti Fogel"



Si apprende oggi - non senza fatica: i giornali italiani sono felicemente dediti ai pettegolezzi e allo sport - che arabi residenti ad Itamar (fra cui alcuni membri della famiglia Awwad) sono entrati all'interno della zona abitata dagli ebrei, lanciando sassi contro gli abitanti e urlando loro "vi faremo diventare tutti Fogel", portandosi indice e medio alla gola in senso trasversale a mimare lo sgozzamento.
Per chi avesse la memoria corta, cinque membri della famiglia Fogel - fra cui due bambini di 11 e 4 anni e una bimba di appena tre mesi - sono stati barbaramente sgozzati meno di sei mesi fa ad Itamar, ad opera di un gruppo di criminali palestinesi che hanno sorpreso la famiglia nel sonno. Agghiacciante la scena che si è presentata agli occhi dei sopraggiunti. Terrorizzante la freddezza glaciale degli omicidi, che in sede di giudizio hanno ammesso di non provare alcun rimorso per l'azione compiuta, e che se ne avessero la possibilità, la ripeterebbero.
Si è appreso che Hakim Awwad, uno dei criminali, ha raccolto informazioni sulla famiglia e sulle abitudini della comunità ebraica della famiglia Fogel mentre era intento alla pacifica attività di raccolta delle olive. I soggetti che oggi hanno minacciato i residenti, a sangue versato ancora caldo, sono anch'essi autorizzati dall'amministrazione locale a raccogliere olive. Erano intenti in questa opera, quando hanno assunto un tono - più che minaccioso - oltraggioso nei confronti dei terrorizzati abitanti di Awarta, villaggio nei pressi di Itamar.

Si fa sempre più fatica a credere che la velleitaria iniziativa unilaterale di Abu Mazen sia funzionale al conseguimento della pace. A meno che questa contempli la preventiva eliminazione fisica dei sei milioni di ebrei che abitano pacificamente in Israele.

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