Secondo media sudanesi, le autorità locali avrebbero catturato un volatile "spia" proveniente da Israele. L'uccello è chiaramente "sionista", poiché era munito di un'etichetta scritta in ebraico che ne evidenziava la provenienza: “Israel Nature Authority” e “Hebrew University Jerusalem”. I giornali del Sudan si sono scatenati nell'evidenziare che la zampa del pennuto era dotata di un dispositivo alimentato a batterie solari, che sarebbe stato in grado di scattare fotografie dall'alto. Una notevole prova di progresso tecnologico da parte dello stato ebraico, che mette da parte raffinati satelliti di cui è dotato, per impiegare veicoli "environment friendly".
Il pennuto che sorvola i cieli del Sudan si aggiunge ora al gruccione catturato in Turchia, di chiara provenienza Mossad (aveva un etichetta che denunciava "Made in Israel"), e al grifone caduto in mani saudite lo scorso anno (povero ingenuo: aveva attaccato alla zampa un'etichetta: "Tel Aviv University"). Nessuno si sogna di supporre che questi dispositivi possano servire a tracciare le rotte migratorie.
Ironie a valanga da parte dell'opposizione sudanese: «come è possibile che un governo in grado di catturare un uccello, non sia stato capace di scorgere l'aereo che ha bombardato un deposito di armi?» (si fa riferimento all'esplosione che ha distrutto un fabbricato nella periferia di Khartoum ad ottobre. Il sospetto è che contenesse armi e munizioni iraniane, destinate ai terroristi palestinesi. Il dito accusatore è stato puntato contro Gerusalemme).
La sezione ornitologia dello spionaggio israeliano ha a questo punto ormai ultimato il suo lavoro. Adesso la responsabilità di cospirare contro il mondo passa ad una spia che tutto il mondo ammira e invidia: James Tont.
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